The Advanced Track is designed for students with strong abilities in written and spoken Italian, with two or more years (4+ semesters) of college-level Italian (or the equivalent).

Please note that students studying in Rome are expected to have at least 5 semesters of college-level Italian, or the equivalent.

This track emphasizes acquisition of language skills and intellectual development through a curriculum of content-driven language and cultural study exclusively in Italian under the Middlebury Language Pledge®. We strongly urge all students to enroll in the program for the full academic year; compared to a shorter stay, the linguistic, academic, and personal benefits of a ten-month stay are incalculable.

Students in Florence will enroll in one or two courses organized by the Middlebury Sede*, a half-credit Stylistics course also at the Sede, and take their remaining credits at the Università degli Studi di Firenze or the Accademia di Belle Arti di Firenze.  In Rome, students will enroll in one combined content and stylistics course organized by the Middlebury Sede and their two other courses at La Sapienza-Università di Roma. The program director will guide you toward courses most appropriate to your intellectual, linguistic, and curricular interests. An academic internship may take the place of one university course.

*Italian majors studying in Florence will be required to take two courses at the Università degli Studi di Firenze, or one course at the university and one credit-bearing internship.

To prepare for their immersive experience in Italy, students may wish to visit the School in Italy’s Pre-Immersion website for language practice, music, book, and movie recommendations, and student testimonials about studying under the Middlebury Language Pledge®.

Track Structure

  1. Required Course

    • Middlebury content and stylistics course(s) in Italian
  2. Second Course (choose one)

    • Course in Italian at the local university
    • Course in Italian at the Middlebury Sede (Florence only)
    • Studio Art Course at the Accademia di Belle Arti (Florence only; academic year or spring semester only)
    • Internship for Credit
  3. Third Course (choose one)

    • Course in Italian at the local university
    • Studio Art Course at the Accademia di Belle Arti (Florence only; academic year or spring semester only)
    • Internship for Credit

Middlebury Content Course

Area studies courses offered by Middlebury Sede vary from semester to semester.  In Florence, students in the advanced track will also have a half-credit stylistics course accompany their Middlebury Sede course. In Rome, students in the advanced track will have a Middlebury-led course that combines elements of both area studies and stylistics.

    Spring 2023 Courses

    A

    L’evoluzione dell’Italia da una società prevalentemente agricola e artigianale a una società che, non solo si è allineata alle idee di consumismo che stavano conquistando molti paesi dopo la fine della seconda guerra mondiale è stata rapida, addirittura tumultuosa, ma estremamente affascinante. Automobili, moda, cibo, moda, oggetti di design, la produzione industriale italiana è stata impressionante e ha contribuito, a partire dagli anni Cinquanta, a plasmare quella che sarebbe diventata la nuova identità italiana. Alcuni di questi nomi, come la fabbrica di automobili  Fiat, i prodotti Olivetti, le Ferrari, le case di moda Fendi, Gucci e Ferragamo occupano ancora un posto importante nei rispettivi settori. I loro prodotti non solo hanno creato una “identità di marca”, ma hanno contribuito in modo determinante alla percezione dell’Italia e degli italiani nel mondo.   

                Di tutto questo processo “rivoluzionario” cosa restò del passato italiano? Restò molto: in Italia la produzione vide coinvolte – più che altrove – creatività artistica, sapienza artigianale, sperimentazione e innovazione industriale. Fu questo il “segreto” del successo. Fu grazie a questa mescolanza di fattori, che i prodotti italiani acquistarono un particolare valore estetico e così facendo, riallacciandosi alla grande tradizione artistica italiana, diventarono riconoscibili nel mondo. Nacquero in tal modo i prodotti made in Italy. E nacque, dall’incontro tra lavoro artigiano tramandatosi di tempo in tempo e di generazione in generazione e le esigenze di produzione industriale “seriale, la grande industria dell’abbigliamento, l’industria della moda che è ancora oggi uno dei settori economici più importati dell’Italia. 

                La profondità della grande trasformazione economico- sociale e i molteplici impulsi che essa produsse vengono ripercorsi in questo corso con una indagine a tutto campo: dalla storia degli oggetti a quella dei consumi; dalla storia dei prodotti di design a quella della moda, dalla storia delle produzioni alimentari industriali alla storia delle “cucine” tradizionali. Ne emergerà un insieme di realtà estremamente sfaccettato in cui si vedranno vecchi orizzonti mentali che resistono. 

    A

    Il corso si propone di fornire agli/alle studenti le conoscenze teoriche e le competenze pratiche in materia di didattica dell’italiano a stranieri, utili per comprendere i processi di acquisizione di una lingua seconda o straniera e per predisporre interventi glottodidattici coerenti con i bisogni linguistico-comunicativi degli/delle apprendenti. I contenuti del corso fanno riferimento, in particolare, all’insegnamento e all’apprendimento della lingua italiana nei suoi vari aspetti (lingua madre, lingua seconda, lingua straniera), ma gli strumenti teorici e metodologici approfonditi sono trasferibili nella didattica delle lingue in generale.

     

    Al termine del corso, gli/le studenti dovranno essere in grado di

     

    • conoscere i principali approcci e metodi della glottodidattica;
    • utilizzare in modo consapevole e appropriato la terminologia propria della disciplina;
    • analizzare le varietà di apprendimento di una lingua seconda o straniera;
    • progettare percorsi didattici coerenti e funzionali a differenti bisogni di apprendimento;
    • progettare in modo adeguato e gestire lo svolgimento di una Unità Didattica
    • analizzare criticamente i testi per l’insegnamento dell’italiano a stranieri
    • selezionare e didattizzare input diversi (p. es. articoli, sequenze video, canzoni)
    • facilitare e semplificare i testi in relazione al livello di competenza degli/delle apprendenti
    • proporre in modo induttivo e comunicativo la grammatica
    • padroneggiare l’utilizzo delle tecniche didattiche
    • progettare e realizzare prove di verifica delle competenze linguistico-comunicative
    A

    Il corso si propone di presentare e approfondire i contenuti dell’opera di Dante Alighieri. Si illustreranno particolarmente il contesto storico e gli aspetti biografici; la definizione, attraverso adeguate letture, dell’evoluzione della poesia nella “lingua di sì” (il “volgare” che diventerà l’italiano) tra XIII e XIV secolo (Scuola Siciliana, Guittone, Guinizelli, Cavalcanti, Cecco Angiolieri); i caratteri originali e innovativi della poesia di Dante, dalla giovanile Vita Nova alla Commedia;le sue concezioni linguistiche e l’influenza determinante della sua opera sulla costituzione della lingua italiana, seguendo gli sviluppi fino alle teorie di Pietro Bembo e alla pubblicazione del primo vocabolario della lingua italiana, il Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612). Largo spazio sarà dedicato alla lettura, all’illustrazione e al commento delle opere di Dante, in particolare Vita Nova, De vulgari eloquentia (in traduzione) e soprattutto Commedia

    Saranno forniti adeguati cenni sulla rappresentazione nell’arte dei regni ultramondani e sull’iconografia di Dante. 

     

    A

    Questo corso, predisposto per studenti con una conoscenza già avanzata di italiano, sia scritto che parlato, propone una serie di approfondimenti linguistici su aspetti di morfologia e sintassi che riteniamo salienti per la comunicazione orale così come per l’espressione scritta.  

    La prima parte del corso è focalizzata principalmente sugli aspetti comunicativi della lingua (anche parlata), partendo da una attenta riflessione sul lessico e sui rapporti di significato tra le parole per poi soffermarci in particolare sui meccanismi di sostituzione pronominale e sulle forme avverbiali, così da permettere allo studente di gestire in modo appropriato la scelta del registro comunicativo (formale o informale).  

    Nella parte centrale del corso si propone un’analisi dei tempi (semplici e composti) del modo indicativo e congiuntivo e delle implicazioni sintattiche e testuali del loro uso anche nelle frasi subordinate.  

    Le ultime lezioni, infine, sono dedicate alle forme implicite (gerundio, participio, infinito), al loro valore e uso nei vari tipi di frase. 

    Lungo questo percorso si è scelto, per inquadrare al meglio i fenomeni linguistici, di adottare essenzialmente -ma non solo- una prospettiva testuale, nella quale lingua e cultura si presentano sempre fortemente interconnesse. Utilizzeremo a questo scopo sia testi narrativi, sia testi argomentativi di vario genere (articoli vari, saggistica). Partendo da esempi concreti di comunicazione e di espressione linguistica, risaliremo alle norme e alle definizioni attraverso ragionamenti che condurremo insieme. Inoltre nell’ambiente seppur virtuale della classe, cercheremo di offrire a ciascuno le occasioni più favorevoli per uno scambio comunicativo reale attraverso attività di vario genere improntate sempre a stimolare la riflessione sulla lingua. 

    Si suggerisce infine di immergersi completamente nelle situazioni di vita quotidiana in cui è coinvolto; l’ultimo ambizioso obiettivo del corso è infatti quello di promuovere in ciascuno la capacità e la consapevolezza di auto-apprendimento così che possa integrare l’attività guidata in classe con le esperienze condotte all’esterno ed ampliare le occasioni di apprendimento a tutti i momenti del suo soggiorno fiorentino.  

    A

    Il corso si propone di offrire agli studenti le indicazioni metodologiche necessarie per indagare la storia culturale e il significato del cibo per la definizione dell’identità culturale dell’Italia e degli altri stati europei. L’analisi si svolgerà attraverso una rassegna di documenti d’arte figurativa e letterari organizzata in senso cronologico e suddivisa per ambiti culturali, partendo dallo studio delle evidenze archeologiche per giungere alla contemporanea fotografia d’autore.  

    L’Europa per la sua ricchezza alimentare e tradizione gastronomica radicata nella storia rappresenta un osservatorio ideale per lo studio dell’evoluzione del cibo nelle sue forme e nel suo simbolismo. Pertanto la pittura e la letteratura italiana ed europea saranno i serbatoi cui attingere per rintracciare i documenti necessari allo svolgimento dell’indagine.  

    Fall 2022 Courses

    A

     Questo corso racconta luoghi cruciali della storia italiana. Affronteremo temi e questioni con un taglio interdisciplinare (economia, politica, cultura materiale, storia della mentalità, letteratura, religione, miti e credenze) e per questo useremo fonti adatte: musicali, figurative, letterature giovanili e pop, cinematografiche ecc.  Cercheremo di capire che cosa è  l’Italia oggi, ma soprattutto che cosa sono gli italiani; lo scopriremo attraverso eventi, personaggi, luoghi, oggetti e miti.

    Ciascuno dei temi che tratteremo, infatti,  appartiene alla “mappa mentale” degli italiani di oggi, è presente nella “memoria collettiva della nazione”, e fa parte di quella che comunemente si chiama “identità nazionale”.  

    Indagheremo su alcune idee-guida, su alcuni oggetti che ‘rappresentano’ gli italiani e che hanno segnato la vita della nazione. Alcuni di questi sono dei luoghi fisici altri,  i personaggi che stanno ‘nella testa’ degli italiani come Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, e Mussolini

    Poi ci sono i sogni di grandezza nazionale: anche noi infatti abbiamo avuto le colonie (Libia, Eritrea) e una ‘nostra’ Africa e un ‘impero’. Non si dimenticano i luoghi della socialità: non togliete agli italiani il campanile della chiesa! O il santuario di qualche madonna che è simbolo di moltissime comunità e delle ‘mille italie’ di provincia. E non togliete, per esempio, agli italiani, la “vespa” (lo scooter) e  l’utilitaria ‘Topolino’ e ‘Cinquecento’, (le auto piccole ed economiche) che hanno permesso a tutta la popolazione di ‘andare in ferie al mare! Per alcuni italiani, quelli che erano giovani negli anni del ‘68, c’è stata la ‘rivoluzione giovanile’ che ha cambiato per sempre la loro esistenza, e negli anni seguenti quella di tutti gli italiani e soprattutto delle donne. Ma in Italia, a Roma, c’è anche una strada - via Fani - simbolo di una durissima stagione di terrorismo. 

     Al termine di questo viaggio che è – lo ripeto - per luoghi, per temi, per oggetti, per miti e personaggi contraddittori, avremo in mano alcune chiavi per decifrare l’Italia di oggi. Non avremo solo studiato l’Italia di ieri per il gusto di conoscere il passato, ma avremo fatto uno scavo sociale profondo per capire la multiforme, complessa, ‘contraddittoria’ società italiana contemporanea.

    Docente: Roberto Macini

    A

    Una parte di quello che consideriamo l’eredità dell’Occidente ha a che fare con Firenze. Si tratta di un patrimonio tangibile, presente nei musei e nelle piazze fiorentine, ma anche di un patrimonio immateriale, quello di filosofi e di intellettuali (poeti, romanzieri), i cui nomi sono conosciuti ovunque: a cominciare da Dante e Petrarca per arrivare a Leonardo e Marsilio Ficino. Cercheremo così di utilizzare Firenze e questo patrimonio per affrontare le basi di una storia dell’estetica occidentale. Partiremo dal pensiero dei filosofi classici Platone, Aristotele e Plotino per poi tratteggiare le teorie sul bello e l’arte dei teologi cristiani come Agostino d’Ippona. Quindi affronteremo il medioevo con il mondo toscano in primo piano da Dante, Petrarca, Boccaccio, a Giotto. Arriveremo poi a studiare il cosiddetto rinascimento, analizzando questo momento con uno sguardo interdisciplinare tra letteratura e arti visive.  

    Fu proprio nei secoli XV e XVI che prese forma il modo di concepire l’espressione artistica quale la intendiamo ancora oggi. Un fatto individuale, un’opera di ingegno che in parole scritte, in musica o in scultura spesso dichiara il senso del bello di un’intera società. Così accade per Brunelleschi o per Michelangelo.  

    Parallelamente cercheremo di porci il problema di cosa sia il bello oggi, di chi siano gli artisti oggi, proprio attraverso un paragone con la classicità e il rinascimento.  

    Docente: Francesco Vossilla

    A

    Il corso intende ripercorrere, concentrando le attenzioni sull’ambito narrativo, una stagione culturale, quella del neorealismo, segnata dall’esigenza di rinnovare temi e linguaggi del discorso letterario (a partire dal sentimento generale che anima il paese dopo gli anni bui della dittatura e del  conflitto mondiale) e insieme di raccontare la storia italiana degli ultimi vent’anni (fascismo, guerra, Resistenza). 

    A partire dalla definizione di una categoria critica dai confini (anche temporali) sfuggenti, le caratteristiche comunemente riconosciute alla letteratura neorealista verranno poi verificate nei testi di tre scrittori entrati da tempo stabilmente nel canone del secondo Novecento italiano: Il sentiero dei nidi di ragno (1947), romanzo d’esordio di Italo Calvino nel quale la Resistenza è rivissuta attraverso gli occhi del bambino Pin; Cronache di poveri amanti (1947) di Vasco Pratolini, che a partire da un microcosmo fiorentino ricostruisce l’atmosfera e i costumi dell’Italia degli anni Venti; e La malora (1954) di Beppe Fenoglio, che racconta la miseria, la lotta per la vita nelle Langhe piemontesi del primo Novecento.  

    Per ognuno di questi romanzi verranno analizzati la trama, i temi, i contenuti ideologici, le tecniche narrative, il lessico e la sintassi, in relazione appunto alla definizione di Neorealismo proposta, in modo tale da ripercorrere un particolare momento storico e un vivace periodo artistico dell’Italia contemporanea e nello stesso momento fare la conoscenza di alcuni autori centrali nella sua storia letteraria nonché, attraverso le loro opere, di alcune realtà geografiche del paese. 

    Considerando che il neorealismo, pur con caratteristiche differenti, si impone anche in ambito cinematografico, è prevista durante il corso anche la proiezione di un film dello stesso periodo. 

    Docente: Nicola Turi

    A

    Il corso si propone di offrire un panorama della storia dell’italiano, seguendo un percorso che traccia le linee evolutive della lingua e si sofferma su questioni e momenti fondamentali del suo sviluppo storico. Si procederà per tappe, esaminando come e quando è nato l’italiano come si è sviluppato nel rapporto con i dialetti e nel contatto con altre lingue; in che modo si è affermato come lingua scritta e letteraria, e attraverso quali canali è diventato, lentamente e faticosamente, la lingua parlata da tutti gli italiani. In questo percorso troveranno spazio le discussioni e le riflessioni sulla lingua, che vanno sotto il nome di “questione della lingua”, che hanno sempre accompagnato la storia dell’italiano e che hanno impegnato nei secoli tanti letterati e intellettuali: da Dante ai grammatici del Cinquecento, da Manzoni a Pasolini a De Mauro.

    Le vicende storiche della lingua italiana sono assai peculiari: basti a darne un’idea il fatto che l’italiano nasce, come espressione di una cultura e di una civiltà unitaria, molti secoli prima che nascesse l’Italia politicamente unita. Siccome ogni lingua “vive” della vita degli individui e delle comunità che la usano, le vicende della lingua italiana verranno esaminate nel loro intreccio con le vicende storico-politiche e culturali della società italiana.

    Docente: Maria Cristina Torchia

    Spring 2022 Courses

    A

    Prof. Elisa Terrazzi

    Questo corso predisposto per studenti di livello avanzato della lingua italiana, si articola su un incontro settimanale di un’ora e venti di approfondimento linguistico sulla stilistica e la morfosintassi. Il tema centrale è una riflessione sui modi e i tempi del VERBO ITALIANO nella lingua contemporanea scritta e parlata che verranno analizzati in ogni incontro secondo la scansione classica dai più comuni e utilizzati ai tempi più complessi. Dopo ogni incontro è assegnato del lavoro da svolgere a casa per stimolare gli studenti a riutilizzare gli apprendimenti acquisiti insieme in classe.  Tale lavoro, da eseguire ogni settimana, (in totale 10 elaborati, poiché sono escluse le settimane in cui si presentano i due progetti) si articola su due tipologie:  

     

    1. Analisi stilistica e commento di un testo scritto di vario tipo (articolo di quotidiano; di rivista di attualità, di rivista “specialistica; testo letterario) in modo da familiarizzare con il linguaggio delle microlingue 

    2. Stesura di un testo scritto di vario tipo secondo l’argomento trattato durante la settimana o secondo il soggetto che lo studente intende o ha bisogno di approfondire. 

    La prospettiva adottata in questo percorso è testuale, si basa sull’analisi di una serie di testi di vario tipo corredati da esercizi costruiti su di essi in modo da riflettere sulle strutture e lo stile. Si cerca inoltre di sviluppare le competenze necessarie affinché il materiale studiato in classe fornisca occasioni più favorevoli sia nello scambio comunicativo reale all’interno e fuori della classe, che nella stesura di testi in italiano di vario tipo. Il corso è obbligatorio nel primo semestre di studio.

     

    A

    Prof. Giacomo Tagliani

    In questi ultimi anni il cinema mondiale ha conosciuto un’ingente produzione di opere biografiche. Se fino a poco tempo fa i biopic erano considerati film di poco interesse, oggi al contrario rappresentano uno dei filoni più innovativi (e premiati) del panorama cinematografico. Basti pensare alle opere di Clint Eastwood, Steven Spielberg e Martin Scorsese, oppure alle ultime edizioni degli Academy Awards per rendersi conto immediatamente del riscontro di pubblico e di critica ottenuto dalle recenti biografie filmate. Il cinema italiano ha affrontato questa svolta biografica in termini molto particolari, concentrandosi soprattutto sulle figure legate alla politica e al potere e mostrando una singolare convergenza con alcuni dei tratti più tipici del pensiero nazionale, rendendolo una delle correnti filmiche più interessanti nel panorama contemporaneo.

    Il corso intende ripercorrere velocemente la storia del cinema biografico italiano per concentrarsi sui film più recenti, tra i quali figurano opere di maestri come Marco Bellocchio, Mario Martone, Nanni Moretti e Paolo Sorrentino. L’obiettivo del corso è quello di fornire una panoramica di questa produzione italiana e delle sue componenti più originali, ripercorrendo al contempo la storia d’Italia attraverso le sue rappresentazioni audiovisive; inoltre, il corso si propone di fornire gli strumenti analitici di base necessari alla piena comprensione del linguaggio cinematografico, facendo ricorso in particolare alla teoria semiotica che guiderà la comprensione dei processi di significazione sviluppati dalle singole opere; infine, le lezioni saranno l’occasione per introdurre la specificità del cosiddetto “Pensiero Italiano”, una delle correnti teoriche più vive all’interno del dibattito filosofico del presente, che in queste opere biografiche trova un particolare luogo di elaborazione, soprattutto per quanto riguarda i concetti di vita, storia e politica.

    Attraverso la grande questione del biografico, il corso intende dunque mostrare come il cinema sia un’arte esemplare per decifrare le coordinate culturali che definiscono una determinata epoca, evidenziare la specificità del cinema italiano all’interno dell’attuale produzione cinematografica, mostrare infine l’efficacia della teoria semiotica per analizzare e comprendere i film nella loro piena dimensione significante, presentando agli studenti i concetti chiave di questa disciplina.

    Articolazione del corso

    Il corso sarà articolato in 4 parti: una introduttiva, tre dedicate alle tre grandi aree che compongo la locuzione “biografico politico”, cioè vita, storia, politica, che definiscono anche la specificità del “Pensiero italiano”. Ogni settimana sarà dedicata a un tema specifico (vedere lo schema dettagliato più sotto) che affronterà la relazione tra cultura, storia, cinema e filosofia italiani.

    A

    Prof. Igiaba Scego

    Il corso si propone di gettare uno sguardo sulla relazione che l’Italia, dopo la sua unificazione, ha intrattenuto con il cosiddetto “altro”. La parola in questo contesto, anche a seconda dei periodi storici che andremo a trattare, si riferisce a diversi soggetti che possono essere via via identificati come stranieri, migranti, esiliati, ma anche colonizzati. Saranno isolate e analizzate queste figure attraverso testi letterari, canzoni e documentari.

    Il corso partirà da testi di argomento coloniale, anche perché il colonialismo è stato per molto tempo, insieme all’emigrazione, uno dei grandi rimossi della Nazione. Il corso, nella prima parte, quindi si prefigge l’obbiettivo di esaminare insieme agli studenti le figure dell’alterità prodotte dal colonialismo. Ovvero come in letteratura (o in generale nei supporti testuali) veniva descritto l’altro.

    Oltre a questo esame del colonialismo, verrà affiancato anche dalla rilettura da parte dell’Italia contemporanea di quel periodo storico, attraverso testi che tentano al loro interno di provare a decolonizzare un immaginario italiano che dal colonialismo si trascina una visione inferiorizzante, esotica e razzista dell’altro descritto.

    La seconda parte del corso verrà invece dedicata alle migrazioni e a come il cosiddetto altro prende finalmente la parola in prima persona autodescrivendosi. Una letteratura chiamata da alcuni letteratura della migrazione, termine però recentemente contestato perché restringe un gruppo di autori in un ghetto letterario che sta stretto. Quindi in questo corso si preferisce parlare di auto-narrazione. Verranno esaminati testi di autori come Helena Janaczek, Amara Lakhous, Cristina Ali Farah, Gabriella Kuruvilla, Pap Khouma. Questa seconda parte del corso non solo aiuterà gli studenti a capire la realtà contemporanea italiana sempre più meticcia grazie alle migrazioni, ma ci farà vedere come gli immaginari coloniali sono di fatto ribaltati da una narrazione che vede l’altro non come suddito o estraneo, ma come protagonista della propria esistenza e del proprio immaginario. La questione della lingua e il meticciato linguistico poi posto da questi autori sarà oggetto di un attento studio.

    A

    Prof. Silvia Malaguzzi

    Il corso si propone di offrire agli studenti le indicazioni metodologiche necessarie per indagare la storia culturale e il significato del cibo per la definizione dell’identità culturale dell’Italia e degli altri stati europei. L’analisi si svolgerà attraverso una rassegna di documenti d’arte figurativa e letterari organizzata in senso cronologico e suddivisa per ambiti culturali, partendo dallo studio delle evidenze archeologiche per giungere alla contemporanea fotografia d’autore.

    L’Europa per la sua ricchezza alimentare e tradizione gastronomica radicata nella storia rappresenta un osservatorio ideale per lo studio dell’evoluzione del cibo nelle sue forme e nel suo simbolismo. Pertanto la pittura e la letteratura italiana ed europea saranno i serbatoi cui attingere per rintracciare i documenti necessari allo svolgimento dell’indagine. Le lezioni dell’insegnante svilupperanno di volta in volta un tema diverso e un periodo storico diverso attraverso la proiezione di presentazioni e letture in classe dei testi chiave. Per una migliore lettura delle immagini le presentazioni digitali saranno a disposizione degli studenti che potranno proiettarle sul loro computer durante le lezioni in classe.

    Discussioni in classe sugli argomenti trattati, e sulle letture a casa o la visione di film e/o documentari saranno anch’essi parte integrante della lezione.

    A

    Prof. Allison Grimaldi Donahue

    In questo corso esploreremo la teoria e la pratica della traduzione letteraria dall’italiano all’inglese. La traduzione offre l’opportunità di conoscere la letteratura italiana da un altro punto di vista, con uno sguardo verso la tradizione, la struttura, la storia e la politica che caratterizzano ogni testo. Lo studio e la pratica della traduzione approfondiscono anche la padronanza linguistica e la conoscenza della lingua italiana tramite una particolare e rigorosa vicinanza alla parola scritta, creando un rapporto vivente fra la letteratura e chi la traduce. Nella prima parte del corso leggeremo e discuteremo vari testi teorici di autori classici, d’avanguardia e contemporanei, mettendoli a confronto con varie traduzioni pubblicate di poesia, prosa, saggistica e teatro. Agli studenti sarà richiesto di scrivere riflessioni e saggi su queste letture in modo che ognuno possa sviluppare il suo linguaggio teorico e il proprio metodo. La seconda parte del corso sarà dedicata a tradurre una selezione di testi e a un autore vivente partendo da una sua opera letteraria mai tradotta. Ogni partecipante avrà l’opportunità di lavorare sui propri scritti in gruppo e avere feedback così da arricchire la propria pratica. Sono previsti incontri con altri traduttori, conversazioni con varie realtà editoriali e opportunità di condividere delle letture davanti a un pubblico. Alla fine del corso ogni studente avrà una o più traduzioni pronte per la pubblicazione.

    Fall 2021 Courses

    A

    Docente: Francesca Cialdini

    Il corso di sociolinguistica partirà dall’analisi di comportamenti linguistici comunemente osservabili per costruire le basi teoriche della disciplina in esame. Al centro del processo comunicativo c’è il parlante e la lingua conta soprattutto in relazione a precise ricadute sociali.

    Il corso prevede una parte volta a descrivere, circostanziare e precisare portata, competenze e concetti di base della disciplina, sia in senso generico sia in particolare riferimento alla lingua italiana.

    L’obiettivo principale del corso è fornire il punto di partenza per la costruzione di una ricerca sociolinguistica, che, mettendo al centro la situazione linguistica italiana, analizzi i concetti di lingua standard e dialetto (con particolare attenzione per la percezione del dialetto), molto rilevanti per la situazione linguistica italiana, senza tralasciare tutte le altre dimensioni della variazione.

    Si esaminerà l’architettura dell’italiano contemporaneo, considerandone le diverse varietà, per rispondere alla domanda “come si presenta l’italiano oggi?”; particolare attenzione sarà dedicata all’aspetto diafasico, per far emergere il ruolo del contesto e della situazione comunicativa. Un concetto rilevante sarà quello di competenza linguistica, per comprendere la capacità di un parlante di muoversi nello spazio linguistico.

    Inoltre, sarà preso in esame il lessico dell’italiano contemporaneo e l’attenzione sarà posta sul rapporto tra lingua e fattori storici, culturali e sociali: in particolare, saranno analizzate le parole della pandemia da Covid-19 diffuse in italiano negli ultimi due anni (neologismi, prestiti, risemantizzazioni).

    Tra i temi presi in esame nel corso ricordiamo anche: il rapporto tra lingua, genere e società; la lingua della radio e della televisione e il rapporto tra cinema e dialetto; il rapporto tra italiano e nuovi media (varietà giovanili e lingua del web); gli italianismi nel mondo.

    A

    Docente: Domenico De Martino

    Il corso si propone di presentare e approfondire i contenuti dell’opera di Dante Alighieri. Si illustreranno particolarmente il contesto storico e gli aspetti biografici; la definizione, attraverso adeguate letture, dell’evoluzione della poesia nella “lingua di sì” (il “volgare” che diventerà l’italiano) tra XIII e XIV secolo (Scuola Siciliana, Guittone, Guinizelli, Cavalcanti, Cecco Angiolieri); i caratteri originali e innovativi della poesia di Dante, dalla giovanile Vita Nova alla Commedia; le sue concezioni linguistiche e l’influenza determinante della sua opera sulla costituzione della lingua italiana, seguendo gli sviluppi fino alle teorie di Pietro Bembo e alla pubblicazione del primo vocabolario della lingua italiana, il Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612). Largo spazio sarà dedicato alla lettura, all’illustrazione e al commento delle opere di Dante, in particolare Vita Nova, De vulgari eloquentia (in traduzione) e soprattutto Commedia.

    Saranno forniti adeguati cenni sulla rappresentazione nell’arte dei regni ultramondani e sull’iconografia di Dante.

     

    A

    Docente: Roberto Macini

     

     Questo corso racconta luoghi cruciali della storia italiana. Affronteremo temi e questioni con un taglio interdisciplinare (economia, politica, cultura materiale, storia della mentalità, letteratura, religione, miti e credenze) e per questo useremo fonti adatte: musicali, figurative, letterature giovanili e pop, cinematografiche ecc.  Cercheremo di capire che cosa è  l’Italia oggi, ma soprattutto che cosa sono gli italiani; lo scopriremo attraverso eventi, personaggi, luoghi, oggetti e miti.

    Ciascuno dei temi che tratteremo, infatti,  appartiene alla “mappa mentale” degli italiani di oggi, è presente nella “memoria collettiva della nazione”, e fa parte di quella che comunemente si chiama “identità nazionale”. 

    Indagheremo su alcune idee-guida, su alcuni oggetti che ‘rappresentano’ gli italiani e che hanno segnato la vita della nazione. Alcuni di questi sono dei luoghi fisici altri,  i personaggi che stanno ‘nella testa’ degli italiani come Mazzini, Garibaldi, Vittorio Emanuele II, e Mussolini

    Poi ci sono i sogni di grandezza nazionale: anche noi infatti abbiamo avuto le colonie (Libia, Eritrea) e una ‘nostra’ Africa e un ‘impero’. Non si dimenticano i luoghi della socialità: non togliete agli italiani il campanile della chiesa! O il santuario di qualche madonna che è simbolo di moltissime comunità e delle ‘mille italie’ di provincia. E non togliete, per esempio, agli italiani, la “vespa” (lo scooter) e  l’utilitaria ‘Topolino’ e ‘Cinquecento’, (le auto piccole ed economiche) che hanno permesso a tutta la popolazione di ‘andare in ferie al mare! Per alcuni italiani, quelli che erano giovani negli anni del ‘68, c’è stata la ‘rivoluzione giovanile’ che ha cambiato per sempre la loro esistenza, e negli anni seguenti quella di tutti gli italiani e soprattutto delle donne. Ma in Italia, a Roma, c’è anche una strada - via Fani - simbolo di una durissima stagione di terrorismo. 

     Al termine di questo viaggio che è – lo ripeto - per luoghi, per temi, per oggetti, per miti e personaggi contraddittori, avremo in mano alcune chiavi per decifrare l’Italia di oggi. Non avremo solo studiato l’Italia di ieri per il gusto di conoscere il passato, ma avremo fatto uno scavo sociale profondo per capire la multiforme, complessa, ‘contraddittoria’ società italiana contemporanea. 

    A

    Docente: Francesco Vossilla

    Una parte di quello che consideriamo l’eredità dell’Occidente ha a che fare con Firenze. Si tratta di un patrimonio tangibile, presente nei musei e nelle piazze fiorentine, ma anche di un patrimonio immateriale, quello di filosofi e di intellettuali (poeti, romanzieri), i cui nomi sono conosciuti ovunque: a cominciare da Dante e Petrarca per arrivare a Leonardo e Marsilio Ficino. Cercheremo così di utilizzare Firenze e questo patrimonio per affrontare le basi di una storia dell’estetica occidentale. Partiremo dal pensiero dei filosofi classici Platone, Aristotele e Plotino per poi tratteggiare le teorie sul bello e l’arte dei teologi cristiani come Agostino d’Ippona. Quindi affronteremo il medioevo con il mondo toscano in primo piano da Dante, Petrarca, Boccaccio, a Giotto. Arriveremo poi a studiare il cosiddetto rinascimento, analizzando questo momento con uno sguardo interdisciplinare tra letteratura e arti visive.  

    Fu proprio nei secoli XV e XVI che prese forma il modo di concepire l’espressione artistica quale la intendiamo ancora oggi. Un fatto individuale, un’opera di ingegno che in parole scritte, in musica o in scultura spesso dichiara il senso del bello di un’intera società. Così accade per Brunelleschi o per Michelangelo.  

    Parallelamente cercheremo di porci il problema di cosa sia il bello oggi, di chi siano gli artisti oggi, proprio attraverso un paragone con la classicità e il rinascimento.